domenica 25 gennaio 2009

Du Iu Spich Inglisc? Ies Ai Em




Alcune cose non si possono e non si devono perdere. così mi ritrovo qui con la ragione e la voglia di esserci grazie alla mia sana "incoscienza" ed "ignoranza"
Voglio che i miei 26 anni diventino l'alba di un nuovo io e mi sembra di aver cominciato con il piede giusto grazie a quest'esperienza di puro viaggio, come miscelare euforia di vivere, voglia di scoprire e di crescere ma non perché "così vanno le cose" ma perchè è così che IO voglio che vadano.
Aver paura ma scoprirsi tutto ad un tratto coraggiosi nel mio, nel nostro piccolo... capaci di cavarsela magari appoggiandosi ad amici\compagni di viaggio non neccessariamente della tua stessa nazionalità, che, come te provano a confrontarsi con un nuovo mondo e quindi attraversando le tuo stesse difficoltà, meglio di altri possono capirti ed aiutarti. Da oggi questo sono io, qui come lo sarò a casa, qui come lo sarò altrove, così oggi come in qualsiasi domani.
IT'S AUSTRALIA

Detto questo, è giunto ora il momento di raccontarvi questa mia prima settimana nel nuovo continente, so che eravate trepidanti nell’attesa di questo giorno così, vi consegno fresca fresca questa cronaca della settimana numero 1 che è iniziata con la mia discesa dall’aereo, subito mi sono recato al controllo di dogana per compilare il cedolino di rito che serve a rendere noto al governo australiano chi sono, quanto staro’ qui’ e che cosa voglio fare in Aussie.
Questo cedolino è stampato in tutte le lingue del mondo, coreano, pachistano e TURCHESE compresi, provate ad indovinare quale lingua era terminata? Già da quì ho capito che siamo un po’ in troppi qui…
Lo shuttle mi ha portato a destinazione al mio ostello giusto in tempo per notare che il check in era già stato chiuso ma grazie ad un ragazzo inglese ospite dell’ostello che suonava la chitarra davanti alla porta sono riuscito ad ottenere una camera e fare il check in il giorno dopo senza essere costretto a dormire sotto un ponte già il primo giorno, fortunate direte voi ed invece..
Vi descrivo l’ostello in 4 sole parole:
Peggio della Bankok spagnola (in più quando pioviggina, Sydney è piena di bob per strada)
Chi può capire capirà, altrimenti fate un salto indietro di qualchepost e capirete anche voi.
Quì scatta il mio primo consiglio: se vi trovate a Sydney Australia, girate alla larga dal GREAT AUSSIE BACKPACKERS!!!
La sera comunque sono andato a letto alle 1:00 ma mi sono ritrovato sveglio come un grillo e pimpante già alle 6:00, panico questo jetlag, ci sono 10 ore di differenza rispetto a casa e si sentono tutte.
Dopo essermi alzato e dopo essermi schifato del posto in cui ho dormito, ho fatto un giro per Sydney alla ricerca dell’ Harbour Bridge e dell’Opera House capitandoci quasi per caso. Passando prima per il botanic garden che ad ogni sua entrata riporta un cartello che dice: si invitano I visitatori a camminare nelle aiuole, abbracciare gli alberi e riposarsi a piedi nudi all’ombra delle piante secolari presenti nel parco.
Vista dal vivo l’opera house è grandiosa, è il simbolo di Sidney e perciò indirettamente anche dell'australia (diciamo uno dei simboli dell'australia), non sarà come uno a caso dei nostri italici monumenti storici ma, rimane comunque una struttura fantastica capace di catturare l’ammirazione di tutte le persone che passano davanti alla sua struttura anche se per la millesima volta. I riflessi di luce che le guglie creano sono qualcosa di eccezzionale, la sua struttura in cemento è ricoperta da mattonelle che parrebbero di porcellana e la zona in cui è situata pullula di turisti che scattano foto nonchè di un pianoforte in legno con su scritto “play me, I’m Yours”. Mi siedo su di una panchina proprio di fronte alla scalinata principale con un maxicono in mano (ci sono pur sempre 30 gradi quì), la guardo dal basso in alto come si conviene ad una grande opera del suo calibro e finalmente realizzo... ci sono arrivato davvero dall'altra parte del mondo, sono realmente in Australia.
Ieri sera sono uscito con Lorena e un pò di gente del forum, bella serata a far casino in un locale irlandese e grazie a lei la settimana prossima iniziero un corso di inglese in centro.
Sulla strada del ritorno, io e lei abbiamo fatto una deviazione passando per Hide Park, dove ci siamo fermati ad accarezzare gli opossum con quei loro occhi sbarellati che scendevano incuriositi dagli alberi per vedere se quelle due sagome umane che si aggiravano nel buio del parco avevano del cibo da regalare.
Stamattina ho iniziato a cercare un compagno\a di stanza per un’appartamento in centro che mi permetterà di vivere in un posto pulito, nessuno di voi è interessato? Non faccio casino e prometto che mi pulirò i piatti e le pentole che userò (I bicchieri no però).
Questa sera invece non sapendo che fare e dove andare a mangiare, ho deciso di fare un salto in una spiaggetta di periferia, forse l’avrete sentita nominare, si chiama BONDI BEACH!!!
Stavo camminando sul bagnasciuga quando un Kitesurfer, finisce la sua corsa esattamente affianco a me e mi fà: Hey mate, can you help me? Gli rispondo di si e 10 secondi dopo mi ritrovo ad una ventina di metri da lui mentre il suo aquilone (kite) scende sempre di più verso la mia testa, lo afferro e lo blocco mentre lui posa barra di commando a terra e si toglie l’imbragatura.
Non indovinerete mai cosa è successo in quel momento, una folata di vento terrificante, mi ha strappato la vela dalle mani facendola scappare per la spiaggia.
Immaginatevi la scena, un viaggiatore Veronese e un kitesurfer australiano che inseguono un’aquilone di 4/5 metri che se ne corre incontrollato per bondi beach in mezzo alle ragazze che già ubriache facevano un riposino sulla spiaggia (piccola digressione, le ragazze di quì sono le più belle che abbia mai visto, sono fantastiche, se ne trovo una che si chiama Sydney....). Si è comunque risolto tutto, siamo riusciti a bloccare il fuggitivo dopo una sessantina di metri prima che facesse o si facesse Danni ed in più il tipo poi mi ha anche ringraziato ed offerto da bere… stì australiani..
Per ora tutto quì, vi lascio perchè devo uscire con Lorena e gli altri non posso fare piu’ ritardo di quello che naturalmente ho già accumulato, li ho chiamati e gli ho detto che sono alla rotonda comunque.
Vi allego qualche foto, non son il Massimo perchè non ho ancora comprato una digitale e quindi le ho scatte con il cellulare ma è sempre meglio di niente.
Stay Tuned che chi non legge il blog è un kite impazzito

martedì 20 gennaio 2009

Il viaggio...

Specifico a priori che questo post l'ho scritto in aereo e all'aeroporto di Singapore
P.S. che non centra niente: lo sapete che ad ogni parete della dogana dell'aeroporto a Singapore ci sono cartelli ceh specificano chiaramente che tutti gli spacciatori che entrano nel territorio vanno incontro alla pena capitale? mica scherzano..

Si precisa inoltre che sul volo lufthansa del 17-01-2009 vigono le seguenti regole:
1- il personale di volo farà in modo che la "Martini class" nella quale viaggia il sig.Vincenzi non faccia rimpiangere il suo nome
2- gli eventuali terroristi, dirottatori ed attentatori kamikaze saranno in sciopero assieme ai dipendenti alitalia
3- ci si aspetta che il bagaglio dei viaggiatori, arrivi a destinazione in contemporanea al passeggero di riferimento senza danni e con una quantità di merce pari al 90%
rispetto alla partenza
4- Ai sig. genitori ed amici stretti sono concesse scene di panico soltanto previo bonifico bancario sul c/c bancario di mr. Vincenzi.

Dopo queste semplici regole, passo a descrivervi il viaggio a modo mio:
Ho appena passato il gate dopo aver salutato i millemila parenti che mi sono venuti a salutare, sono nella piccola sala d'attesa del valerio catullo che attendo la chiamata x l'imbarco del mio volo. Sono tra le poche persone che si aggirano indaffarate e sorridenti tra i pochi negozi del duty free che per giunta tra poco chiuderanno. Molta di questa gente probabilmente stà partendo per passare il week end in giro per l'Europa, magari su qualche favolosa pista da sci, io li guardo con uno strano senso di "superiorità" perchè so che loro vanno dietro casa in compagnia di parenti o amici e per pochi giorni mentre io me ne stò andando da solo agli antipodi della terra. Penso a che faccia farebbe una qualsiasi di queste persone se sapesse che sto andando in Australia con la ferma intenzione di rimanerci per svariati mesi, probabilmente le domande che mi rivolgerebbe sarebbero identiche a quelle che in questi 6 mesi di preparazione mi sono sentito rivolgere 10,100,1.000 volte un po' da tutte le persone che erano a conoscenza delle mie intenzioni, perché? Ma vai da solo? ma come ti manterrai? casa mangerai? come girerai tra le città? e se dovessi stare male? e se? e se? e se?....
Alcune di queste domande per me ancora oggi non trovano risposta, e non ci tengo a trovarne una per ora ma ce ne è una in particolare che mi sta a cuore, mi è stata rivolta molte volte ma volevo aspettare questa giornata per provare a rispondergli, la domanda è: "ma come diavolo ti è venuta in mente un'idea del genere?" La risposta che reputo più plausibile? E io che ne sò!!
So soltanto che una mattina verso l'alba mi sono svegliato in una camera d'albergo di Praga con un'idea in testa che mi assillava e che non lasciava spazio a nessun' altro progetto che potessi avere in mente per il prossimo futuro. Entro 1 anno mi sarei licenziato e sarei partito per passare più tempo possibile all'estero da solo!! All'inizio il mio interesse è stato rivolto a Dublino perchè abbastanza vicina a casa e se andava male in 2 ore d'aereo potevo tornare a Verona ma poi mi sono detto che se dovevo fare una cosa del genere avrei dovuto farla per bene e quindi la mia scelta è stata dirottata all'altra faccia della terra dove se qualcosa non và, dovrò riuscire ad aggiustarla da solo. Ora che sapete a grandi linee come è iniziato tutto, non mi resta che esporvi alcuni dei traguardi che voglio raggiungere in quest'anno australiano, traguardi che perseguirò con il massimo impegno di cui sono capace.
Voglio innanzitutto migliorare il mio inglese
voglio Imparare a fare surf
voglio vedere molti koala e molti canguri
Voglio controllare se realmente l'acqua dei lavandini scorrere al contrario
Voglio guadagnare abbastanza soldi da girarmi OZ, Tasmania e forse Nuova Zelanda
Voglio dormire in tenda nel deserto sotto le stelle
Voglio partecipare ad un toga party in qualche università
Voglio scendere dall'aereo ascoltandomi "Strade" sul mio ipod
Voglio scoprire com'è incontrare un' italiano all'altro capo del mondo (ma questo forse anche no...)
Voglio lanciare un boomerang dall'alto di una duna nel deserto e vedere se mi riesce di riprenderlo Voglio fare sub e vedere gli squali standomene "al sicuro" in una gabbia di metallo
Voglio vedere la barriera corallina
Voglio fare come Terence Hill e mangiarmi una padella di fagioli cotti in pieno deserto
Voglio nuotare con i delfini e vedere le balene
Voglio provare a fare sandboard sulle dune nell' outback
Voglio scoprire se gli australiani conoscono i goonies (impossibile non li conoscano comunque)
Voglio mangiare una bistecca di canguro
Voglio percorrere la strada nel deserto con i subsonica a palla
Voglio vivere da solo per mesi cercando di essere autosufficiente
Voglio vincere la scommessa con giacomo che prevede il mio ritorno in 3/4 settimane
Sono un mucchio di cose, alcune "serie" ed altre decisamente molto "leggere", probabilmente non riuscirò ad attuarle tutte tutte, ma se almeno il 70 % dei miei propositi sarà portato a termine potrò allora dire che ne è valsa la pena e che non è stato tempo sprecato. Io naturalmente l'impegno ce lo metterò tutto, resta da vedere se l'Aussie saprà ricompensare questo mio slancio di buona volontà con altrettanto entusiasmo e partecipazione.
OK, Stanno annunciando l'imbarco, devo andare, tra 30 minuti lascerò la mia bellissima città e la mia nazione, il prossimo post sarà "made in Aussie"
Good Luck!!

sabato 17 gennaio 2009

Fratella!!!!!!


Prefazione: il titolo riguarda una promessa fatta a marco questa sera quindi... CONCEDETEMELO!!!

Veniamo ora al post vero e proprio:
Questa sera ho concluso con una serata tra amici di quelle che non dimenticherò (grazie ragazzi, grazie della canzone dedicata, grazie maurino, mi mancherete tutti sul serio).
Ora non mi resta che aspettare domani, il grande giorno, mi sono lasciato volutamente le ultime pratiche per questa giornata così da poter essere occupato senza dover pensare troppo, la valigia non è ancora chiusa e penso che la chiudero’ appena prima di andare in aeroporto, mia mamma ha naturalmente obbiettato che facendo così sicuramente lascerò a casa qualcosa di importantissimo ma siccome non intendo portarmi appresso cose importantissime, anche stavolta farò di testa mia, tanto quando ho con me i documenti, la lonely planet, un po' di vestiti a caso, il mio fido ipod e rebecca (il mio mac) ho tutto quello di cui necessito.
Ideona dell'ultim'ora, porterò in viaggio 2/3 libri così avrò qualcosa da leggere e sicuramente a qualche connazionale che si trova già là da qualche mese farà molto piacere avere un libro in italiano da leggere una volta che li avrò finiti.
Bene mi sembra che la lista dei miei averi, dei miei sentimenti e delle mie aspirazioni sia conclusa. Rimane da chiarire agli altri (voi fidi lettori) che cosa farò in tutto questo tempo? Beh! proverò come prima cosa a liberarmi il più possibile del concetto di tempo, alzandomi quando mi pare, facendo tardi la sera in un qualsiasi giorno tra settimana, se capita un imprevisto voglio poter dire "vabbeh, chi se ne frega".
Naturalmente so che l' Aussie non è la terra promessa e che se voglio sopravvivere dovrò lavorare là come quì in patria, che i momenti di relax più totale a sorseggiare un drink sulla spiaggia con il surf piantato nella sabbia accanto a me non saranno la maggioranza, saranno onfatti solo dei momenti, l'importante è però che queste ore, questi giorni ci saranno e che io li sfrutterò al massimo.
Ok, è ora di chiudere altrimenti domani mi sveglio tardi e la valigia dovrò finire di chiuderla nel pomeriggio, in macchina sulla strada dell'aeroporto, ed allora chi la sente mia mamma? (il boss)
Buona permanenza a tutti voi... ci si legge tra qualche giorno...