sabato 28 febbraio 2009

In Canberra

Ed eccoci quì, Canberra, la capitale, la massima città d’australia che, si rivela in realtà essere una piccolissima cittadina (piccolissima per gli standard australiani non per i nostri).
La città infatti è molto piccola ma molto ben pensata, si tratta di un centro urbano progettato a tavolino per essere un’ammasso ben ordinato di uffici e palazzi governativi.
Questa mattina dopo un’abbondante colazione e dopo aver avuto il permesso dall’ostello di lasciare i miei bagagli quì, mi sono recato di gran carriera a vedere il New Parlament, il palazzo più importante d’Australia.
Questo palazzo se così si può chiamare, è stato inaugurato nel 1988 ed è il frutto del genio del famoso architetto Romaldo Giurgola Dello studio Mitchell, Giurgola & Thorp.
Il suo preogetto ha sbaragliato quelli di altri 329 architetti di fama mondiale.
E’ costato 1,1 miliardi di dollari Australiani (in euro quindi più o meno come è costata a noi la ripavimentazione del solo secondo gradino dei bagni pubblici in piazza brà) ed è stato ricavato all’interno di una collina così da non modificare il paesaggio nel suo insieme.
Il suo tetto risulta essere così un bellissimo manto erboso che sembra un green tanta è la perfezione con la quale è falciato.
Sulla sommità di questa “collina” svetta un pennone a 4 braccia alto 81 mt attaccato al quale sventola fiera una bandiera Australiana lunga come 2 pullman a due piani.



Tanto per non farmi mancare niente, sono entrato a fare anche la visita interna ed incredibilmente la porta dell'aula dei parlamenteri era aperta, così sono entrato e ne ho apprifittato per fare un paio di foto prima che una guardia mi vedesse e mi chiedesse di lasciare l'aula.


La seconda tappa è stato il vecchio parlamento che nulla ha a che vedere con la maestosità del nuovo ma che comunque fa la sua ottima figura.
La cosa più carina comunque è stata l'ambasciata Aborigena che per protesta si "erege" nel giardino antistante il vecchio parlamento e che è composta da una baracca in prefabbricato ed una tenda canadese...


Sono poi andato a vedere la nostra ambasciata (tornando indietro visto che era esattamente nella direzione opposta alla mia, si trova infatti dietro al nuovo parlamento e strano ma vero.... l'ho trovata chiusa!!!
Ho anche provato a suonare ma non mi ha risposto nessuno....
Tornato mestamente sui miei passi, sono andato a vedere il National Clarion una torre dalla forma geometrica che sulla sommità ha montate 55 campane e che ad ogni mezzora delizia gli astanti con un bel concertino.
Il passo successivo non poteva non essere la visita al Capitan Cook Memorial Waterjet che altro non è che una “Fontana” tipo quella di bardolino (e' stato poi messo a punto il piano definitivo per rubarla?) e che per 4 volte al giorno spara, in senso letterale, un getto d’acqua a 147 mt d’altezza salvo poi, in caso di vento provvedere a inaffiare tutti quelli che se ne stanno a guardarla col naso allinsu' comodamente seduti a riva.
Mi spiace deludervi ma oggi il vento tirava dall'altra parte hehehehehe.
Finita la visita, mi sono recato in centro per mangiarmi sushi a buon mercato e per poi andare al mio ormai ex ostello per recuperare i bagagli.
In questo momento vi scrivo proprio da quì, ne ho apprifittato infatto per scroccare una doccia, la corrente per ricaricare il pc, l'ipod ed il cellulare nonchè internet e tutto all'insaputa dei titolari hehehe.
Tra non molte ore mi avvierò verso la stazione dei bus e da li partirò alla volta di Melbourne dove domani mattina troverò Omar e Luca ad attendermi così da andare tutti assieme a Phillip Island per vedere la famosa marcia dei pinguini e se ce la facciamo anche l' ancor più famosa gara della Superbike!!!
Spero di trovare qualche posto letto libero perchè non ho ancora prenotato nulla e domani sera non ho la minima idea di dove trascorrerò la notte per di più, Omar e Luca dormiranno nella macchina che hanno affittato che però è troppo piccola per starci in 3 distesi sui sedili quindi sono il solo senza un tetto.
Chi vivrà, vedrà
infondo l’Australia è anche questo.
See ya mate e chi non viene sul blog è un' Ambasciatore Italiano.

leaving sydney...

Ed eccoci quì, arrivato in quel di Canberra, città molto piccola e carina dalla struttura decisamente “geometrica”.
Secondo me, ricorda molto da vicino Rovereto perchè completamente circondata da pinete e montagne (sono più colline che montagne ma le pinete sono esattamente come le nostre)…. ma andiamo con ordine, torniamo a piè pari a 10 ore e 300 km fà.
La città è ancora Sydney, ed il quartiere Kings Cross, funky e brulicante di vita come sempre.
Devo dire che mi mancherà questa meravigliosa, pazzesca, cara città. Il mio primo bilancio in aussie infatti è più che positivo.
Vabbè, l’esame vero e proprio per me deve ancora cominciare in quanto fino ad ora ho visto solamente la megalopoli che descriverei così “una discreta eleganza mischiata ad una leggera goccia di trendy” e che comunque, a detta di tutti, non rispecchia appieno la vera Australia composta perlopiù da spazi immensi, paesini con case ad un solo piano e strade polverose ed interminabili.
A Sydney in questi 45 giorni ho tentato per quanto possible, di comunicare con persone che non fossero italiane così da abituarmi a sentire i diversi accenti che incontrerò in giro e devo dire che, a parte qualche parola il senso della frase lo comprendo praticamente sempre anche se adesso devo scoprire come rispondere in modo decente a ciò che mi viene detto.
Comunque, dopo questo breve ma dovuto riassunto, veniamo a noi.
La giornata di oggi è iniziata alle 9:00, mi son svegliato con un bel sole, coperto però da un buon strato di nuvole (beh, anche se non si vedeva il sole cera comunque giusto?) che illuminava i locali fighetti già gremiti di gente e che si trovano sotto il mio hotel ed oltre la strada davanti alla mia finestra...alzato tardi come al solito perchè chi mi conosce lo sa, punto la sveglia alle 8,15 e la faccio sempre suonare almeno 2 volte prima di levarmi e di trascinarmi in bagno per cacciare la testa sotto l'acqua tiepida (l’acqua gelata la lascio fare ai marines, io non son mica un marine!)
Oggi quindi berna da la scuola d’inglese, chissà cosa avranno detto gli altri non vedendomi più a lezione ma d’altronde un Bus rosso mi aspettava in Central pronto per accompagnarmi alla mia seconda grande tappa australiana, Canberra.
Un forte abbraccio a Priscilla e Giovanni, miei ormai ex flatemate, un saluto a Manuel loro amico e nuovo coinquilino, le solite raccomandazioni e poi via, veloce come il lampo con il mio pesantissimo zainone a spalle. Entusiasmo e eccitazione a livelli straordinari, non che occorra dirlo, ma quello che mi sarebbe accaduto da qui in avanti mi ha stampato sul viso un sorriso ebete che davvero non saprei come descrivere con altre parole.

Non avete idea di quanto pesa....

Arrivato alla stazione, provvedo a fare il ceck-in, carico i bagagli sul bus e salgo notando che risultava essere ancora semi vuoto, infatti eravamo in una ventina su di un Pullman da 64 persone.
Ho notato anche che tanto per non sbagliare uno dei passeggeri, che assomigliava molto a Gesù, era come d’ australiana tradizione vuole, scalzo alla partenza così come all’arrivo a Canberra, incredibile questa cosa, anche dopo tutti queste settimane continua a lasciarmi basito.
Comunque appena il bus è arrivato in stazione a Camberra, ho recuperato il mio zaino e mi sono avviato verso il nulla seguendo un ragazzo che aveva in mano una cartina con il simbolo del mio ostello e che si è rivelato poi essere americano.
Gli ho chiesto se era anche lui ospite dello YHA che avevo prenotato qualche giorno fa e che si trova a circa 800 mt dalla stazione.
Mi ha risposto di si ed allora ci siamo incamminati assieme verso la direzione che credevamo essere giusta, dopo un centinaio di metri, un tizio sulla cinquantina ci ha visti con la cartina in mano e ci ha chiesto dove dovevamo andare, spiegandoci così la strada esatta.
Altri 200 metri e una ragazza che si è poi rivelata essere norvegese, ci ha fermato per darci dei volantini ma alla nostra risposta negativa a riguardo, ci ha chiesto dove dovevamo andare ed incredibile ma vero CI HA ACCOMPAGNATI ALL’OSTELLO CHE ERA A 300 MT DA LI’, solo in Australia possono succedere certe cose, da noi è già tanto che non indichiamo una strada sbagliata apposta ai turisti...
Posate le valigie in stanza, mi sono fatto una doccia, sono sceso di sotto e mi sono fiondato in piscina giustamente, per rilassarmi dopo tutto quello che ho fatto oggi.
Ora sono all’internet cafè dell’ostello che vi scrivo ma adesso penso vi lascerò miei fedelissimi lettori perchè la fame chiama e stasera penso di andare a mangiare indiano.
A domani per una cronaca approfondita della citta di Canberra e…… chi non viene sul blog è un sorriso ebete!

lunedì 23 febbraio 2009

Giorno di Addii

Oggi è un giorno speciale, un giorno in cui sai che alzandoti dal letto, decreterai l’inizio di un giorno di addii.
Questa mattina infatti Alessandro e Cristian i due ragazzi ORIGINAL MADE IN VALPO che ho conosciuto e contattato tramite facebook, hanno preso l’aereo che da Sydney, li riporterà a casa passando per Bangkok.
Ci siamo salutati ieri sera durante una serata “animata” quì a Kings Cross e conto di rivederli al mio rientro in patria tra qualche manciata di mesi.

“Bon Viaggio Pai Buteiiii”

A mezzogiorno e mezzo invece è stato il turno di Daniele e Lorena che se ne sono partiti alla volta di Canberra con l’intenzione di visitare anche Melbourne nella settimana di ferie che li separa dal loro impiego di 6 settimane in una farm quì nel NSW.
Sono andato alla stazione dei bus per salutarli così ne ho approfittato per dare un’occhiata a come funziona la cosa visto che tra 4 giorni sarà il mio turno.

Lorena è la ragazza sulla sinistra in questa foto


Anche Daniele è quello sulla sinistra

E’ incredibile come a 20.000 km da casa, a 20.000 km dalla propria famiglia, a 20.000 km dai propri amici, delle persone di cui in pratica non si conosce niente, magari incontrate per caso in una via di Sydney o tramite il tripforum solo 30 giorni prima, ti possano lasciare con una strana sensazione quando se ne vanno per continuare il loro viaggio.
D’altronde io penso che nella vita di tutti noi non si è amici di qualcuno perché si sa tutto dell'altro o perchè ci si è cresciuti vicino ma perché ci si capisce senza dover spiegarsi a voce, tanto, basta uno sguardo.
Un’ esperienza di viaggio così estrema, è proprio questo che fa, ti permette di metterti sulla stessa lunghezza d’onda di chi ti stà attorno, di chi come te ha intrapreso quest’esperienza, con sorprendente semplicità...
sono sicuro di non essere l’unico ad assimilarsi in queste situazioni e so per certo inoltre che tutti ne sarebbero colpiti se solo se ne concedessero la possibilità.
Spero di incontrare in futuro tutte le persone che sono partite prima di me o che partiranno dopo di me, meglio se quì downunder, così da poter ricordare e ridere assieme delle memorabili serate passate a Sydney, la grande e stravagnate Sydney.
E come sempre, chi non viene sul blog è come una giornata di addii

domenica 22 febbraio 2009

C ya Omar e Luca



Piccolo post per salutare Omar e Luca, due ragazzi che ho conosciuto quì a Sydney ormai 35 giorni fà e che stamattina sono partiti verso Canberra e Melbourne.
Ieri sera hanno organizzato un barbeque a Coogie beach e, come al solito, è iniziato in maniera “intima” nel senso che il nostro gazebo era frequentato solo da noi, salvo poi espandersi a macchia d’olio anche alle altre tavolate limitrofe, risultato? Alla fine eravamo in 3 gruppi multietnici riuniti tutti sotto lo stesso “tetto” a cantare ed a suonare.
Faccio comunque i miei complimenti a Luca per come è andata a finire la SUA serata e mi auguro che ci si possa rivedere a Perth o da qualche altra parte in Aussie, in ogni caso ragazzi, ci terremo in contatto “informatico” tramite facebook.
Have a nice trip guys.

venerdì 20 febbraio 2009

Signori, si surfa!!!!!


Questa mattina sveglia presto (alle 9:00), ritrovo nella hall dell’albergo con Enzo un ragazzo di Napoli che però abita a Brescia, Cristian e Alessandro due ragazzi che ho conosciuto quì e che sono incredibilemente original made in Valpolicella e che ancor più incredibilmente alloggiano al crescent hotel come me.
Vi dirò di più, Alessandro abita persino nel mio comune ed ha frequentato la mia scuola alle superiori anche se con 2 anni di ritardo perchè è un ’84, quando si dice che il mondo è piccolo…
Comunque, dopo colazione, via di buona lena verso quel di Bondi beach per affrontare baldi e festanti la nostra prima lezione di surf.
Appena entrati nel negozio, ci viene in contro una biondina con gli occhi azzurri e una magliettina blu da istruttrice.
La nostra speranza che fosse lei la nostra mentore, è stata esaudita e 10 minuti dopo eravamo distesi sulla spiaggia a fare stretching assieme a lei.
La bionda in questione si chiama Giulia (anche se il nome non è importante) ed è di Bondi, fa surf da quando ha imparato a camminare ed ora insegna a tutti i Veronesi che si trova davanti.
Le due ore di lezione sono volate tra una caduta, un mezzo affogamento e una grande invidia nei confronti della tavola da surf di Giulia ma alla fine riuscivo a stare in piedi sulla tavola senza troppi problemi facendomi qualche decina di metri “camminando” sulle acque, come fece un paio di millenni fà il mio predecessore.
Il prossimo passo dopo la moltiplicazione dei pani e dei pesci, sarà comprare una tavola magari usata per andare a sfidare gli squali attraverso un tour su tutte le spiaggie d’Australia.
A proposito di squali, la settimana scorsa ci sono stati 2 attacchi quì a Sydney, ed il ministero ha autorizzato la caccia a questi enormi esseri promettendo un premio di 600 dollari a Shark, un tizio ne ha presi 100 in una nottata con il suo peschereccio.
Alcuni sono stati trovati anche a Darling Harbour, ed a Woolloomooloo quartieri che si possono considerare centrali nel contesto della City.
Il più grosso di tutti è stato preso a circa 200 metri da un surf club ed era uno squalo tigre di 4.6 metri.
Stasera serata in un locale fighetto di Sydney di nome Ivy assieme a Paola, Herman e Lorena, mi devo preparare perciò vi lascio al prossimo post.
E come sempre, chi non viene sul blog, fa la fine dello squalo

venerdì 13 febbraio 2009

Ultime News

Oggi visto che nel pomeriggio dopo scuola non avevo niente di importante da fare e non potevo neanche andare in spiaggia perchè pioveva, ho deciso così, di getto, di organizzare il prossimo spostamento verso nuove mete quì in OZ, chi si ferma è perduto giusto?


Eh si, capita che anche a Sydney piova...

L’idea con la quale ero partito da Verona era quella di spostarmi verso marzo dopo un mese e mezzo dal mio arrivo a Sydney e risalendo la costa est visitare tutte le località di mare che affollano la gold coast, ma, in questi giorni, il mio piano ha di per se subito una radicale modifica, adesso la partenza è stabilita per la data del 27 febbraio ma il mio spostamento sarà fatto in direzione ovest anzichè nord e più precisamente sarà inizialmente di 300 km, verso Canberra, la vera capitale australiana, la città che ogni aussie chiama “la città più noiosa d’Australia”, un nome che è come il canto delle sirene del prode ulisse per me heheh.
Arriverò in città alle 5 di pomeriggio, con un bus che mi è costato ben 16 dollari, andrò a posare le valigie nell’hotel che ho già riservato al prezzo di 31 dollari a notte e che porta in dote 2 piscine, 1 palestra, 1 spa, 1 sauna, 1 pub, 1 caffetteria e……
Basta, non c’è altro, vi pare poco?
Il giorno dopo, visiterò in lungo e in largo la capitale con tutti i suoi musei, i suoi palazzi consolari e i suoi giardini salvo poi a mezzanotte presentarmi in stazione centrale per partire nuovamente alla volta di Melbourne (altri 650 km e 41 dollari) dove arriverò la mattina alle 8.
In tutto il viaggio mi costerà quindi 80 dollari (qualcosa meno di 40 €) per 950 km ed 1 nottata in hotel, prezzi che rispecchiano appieno il costo della vita che sostengo in Aussie e che è poco più della metà dell’Italia.
Penso mi mancherà Sydney ma d’altra parte non si può rimanere sempre fissi in uno stesso posto quando si intraprende un’avventura del genere giusto? Inoltre quasi tutti i ragazzi e le ragazze che ho conosciuto in questo mese, partiranno alla scoperta del continente sparpagliandosi in ogni direzione quindi era logico che anch’io partissi zaino in spalla all’avventura vera.
Vi lascio con un pensiero che ho trovato su un blog di un mio predecessore e che mi ha colpito molto, sono parole che vorrei aver scritto io ma non è così purtroppo.

Dedicato a:
... a chi vede il viaggio e la scoperta come una ragione di vita
... a chi si prefigge un' obbiettivo e vede dritta la strada per raggiungerlo anche se in realtà non lo è
... a chi quel che viene è bene e per il resto mi attrezzerò perchè comunque... lo voglio!!
... a chi ha grosse aspettative dal futuro
... a chi prende un'altra strada perchè la sua gli sembrava troppo comoda, o poco avventurosa, o poco e basta... ...Questa è dedicata a tutti voi...
keep on running ... on a road to nowhere and.... enjoy the trip

e chi non viene sul blog è come Canberra

lunedì 9 febbraio 2009

Gnocca d'Australia

Questo post doveva in realtà essere una slide show che veniva a visualizzarsi sulla dx del mio\vostro monitor ma siccome non ho idea di come si faccia ad inserire le mie foto in questa slide, è diventato ciò che potete vedere in questo momento.
Questo post, nasce per accontentare tutti quelli che giustamente mi chiedono com'è la fauna femminile quì dall'altra parte del mondo (qualcuno ha detto Marz??)
Premesso che non giro ogni giorno con la machina fotografica in tasca, intanto pubblico le foto scattate in questi giorni ma vi prometto che da domani il life motive delle mie giornate sarà quello di scattarne molte altre che provvederò ad aggiungere a queste sia che rimangano sotto forma di post sia che diventino slideshow.
See ya


ehhh si!!!

Questa l'ho "rubata" in metropolitana con il cellulare ma in foto non rende come dal vivo

No comment!!!

se affogava sicuramente si tuffavano in 50 per salvarla

quando si dice il numero perfetto ...

ci ga paura dell'onda se tegna visin alla sponda (frase tratta dalle massime del dino da sandrà)

parla da solo...

P.S. se qualcuno scopre come funzionano le slideshow, me lo comunichi così le pubblico che è meglio.

e chi non viene sul blog è una slideshow di blogger.com

c ya

domenica 8 febbraio 2009

Barbie in spiaggia

Ieri sera è stata una gran bella serata passata a fare un BBQ sulla spiaggia di Bronte.
Eravamo un bel gruppo di persone di diverse nazionalità tra Italiani (non manchiamo mai, come il prezzemolo), un Mauritiano (si scrive così?), un Messicano e boh.
Dovevano esserci anche due Coreane ed un Filippino ma all'ultimo ci hanno tirato il pacco, vatti a fidare...
Per l'occasione ognuno portava quello che voleva mangiare così tutti potevano decidere a priori ciò che avrebbero mangiato in base ai propri gusti ma sopratutto in base al proprio budget.
Naturalmente mai nessuna occasione più di questa sarebbe stata perfetta per poter finalmente assagiare la carne di canguro che mi vergogno a dire dopo quasi un mese non avevo ancora assaggiato.
Mi sono organizzato così andandomi a comprare 2 costate di manzo ed udite udite, 3 filetti di KANGAROO il tutto innaffiato da un'ottima bottiglia di originale chianti fiorentino, trovata all'enoteca sotto casa.
Devo dire che la carne del marsupiale è decisamente tenera ed il gusto è praticamente uguale a quello del fegato che si mangia da noi, buono comunque.

Bel BBQ, volevo anche andare a fare il bagno di mezzanotte poi ma l'acqua dell'oceano non è come quella dell'adriatico ed era decisamente troppo fredda per me così assieme a Luca, Omar e Beppe, lasciata la spiaggia siamo andati allo Shark Hotel per bere qualcosa.
La serata è finita con la solita passeggiata attraverso hide park ammirando gli opossum che lo abitano per tornare al crescent dove alloggio.
Ci si legge al prossimo post, e....
chi non viene sul blog è un coreano o un filippino!!!

C ya

venerdì 6 febbraio 2009

go to school

A Sydney la vita scorre lenta come lento è il ritmo che ci mettono gli australiani nel fare le cose.
Per ingannare il tempo tra un pomeriggio in spiaggia ed una visita all'opera house o ad uno dei molti punti d'interesse che la città offre, ho deciso di provare a cercarmi un lavoro, attenzione però, non ho detto che lavorerò, ho detto che proverò a cercarne uno che deve rispondere a dei requisiti ben precisi, deve per esempio essere all’aperto, deve essere part time (non voglio giocarmi le giornate in spiaggia) e deve essere non faticoso e molto remunerativo, se sentite in giro di qualcosa che corrisponda a questo, fatemelo sapere ok?
In settimana comunque, sono andato a fare un test d’inglese per individuare il mio livello di conoscenze della lingua per poter così affrontare la scuola di lingua che ho scelto e che mi preparerà al meglio per quando partirò per il mio vero trip (almeno lo spero visto che siamo quasi tutti italiani li dentro e quasi tutti di milano, brescia e verona).
Il test mi è andato bene direi, il risultato è stato esattamente quello che mi aspettavo, sono finito in una classe intermediate quindi da lunedì si comincia a studiare.
Ah, dimenticavo, oggi sono andato in spiaggia a metà pomeriggio, ed era in pieno svolgimento un’ addio al celibato in grande stile, immaginatevi uno sposo, vestito con un’abito da cerimonia completo di giacca, e cravatta, ed imbragato.
A questa imbragatura, erano attaccati 12 o 13 palloni del diametro di quasi un paio di metri tutti gonfiati ad elio.

Lo scopo dello scherzo era quello di spedire lo sposo dentro l’acqua fino alla cintura per poi gridargli di saltare ogni volta che un’onda gli si avventava contro. I salti prodotti grazie ai palloni d’elio erano di almeno un paio di metri d’altezza quindi la maggior parte delle volte il povero sposino riusciva a saltare l’onda ma si ritrovava spostato dal punto di partenza di almeno 5 metri perchè c’era un po’ di vento che lo spostava letteralmente in volo tanto da costringere I Baywatch ad avvicinarsi per controllare che nessuno si facesse male.

Ad un certo punto si è ritrovato seduto sul bagnasciuga ed il vento lo ha trascinato di qualche metro mentre gli amici lo rincorrevano urlando investiti dagli spruzzi che lo sposo produceva nell’acqua alta meno di 10 cm, la cosa mi ha subito fatto venire alla mente il mio amico kite (leggi un paio di post fà) hehehe.
Quando con un placcaggio stile rugby sono riusciti a fermarlo, hanno dovuto aiutarlo con delle corde per farlo tornare al punto di partenza salvo poi liberarlo su consiglio dei guardaspiaggia per continuare la festa da qualche altra parte.
A questo punto mi sorge spontanea una domanda, chi tra I miei amici si sposerà per primo? No perchè nel caso io una mezza idea per l’addio al celibato ce l’ho.
Ok, adesso devo andare perchè con Lorena abbiamo deciso di organizzare per la settimana prossima un giro alle Blue Mountain, località vicino a Sydney in cui dovrebbero esserci finalmente i koala e per il fine settimana un barbecue in notturna sulla spiaggia a Bondi beach (si legge Bondai) con relativo bagno di mezzanotte, fatti due conti dovremmo essere 7 italiani, 2 coreane, 3 francesi ed 1 filippino, per questi due eventi, posterò un po’ di foto a cose fatte ok?
P.S. AUGURI MARZ!!!!!!

E come sempre chi non viene sul blog è il primo che si sposa
See ya

domenica 1 febbraio 2009

MA UN PO’…. QUEST’AUSTRALIA TI PIACE????


Non essendo successe molte cose in questa settimana non tenendo conto delle giornate passate in spiaggia circondato da surfisti e SURFISTE, penso che questo mio nuovo post sarà dedicato alle mie impressioni sulla popolazione australiana e i suoi modi e costumi, a fone post vedremo se queste intenzioni saranno state rispettate ok? Let's Go

Questo nuovo titolo, è una domanda che mi sento rivolgere spesso da Herman, un ragazzo di Trento che vive quì a Sydney da 2 mesi ma, che spesso comunque mi pongo anche da solo.
La risposta è un’accorato e istintivo SIIIIIII!!!!! dettato dal fatto che finora conoscere la vera Australia è un’esperienza trascinante ma seducente, rilassante ma intensa libera e mai ripetitiva.
Mi piace l’aria che si respira quì ogni giorno, mi piace il fatto che i ragazzi e le ragazze, girino nella city scalzi come se fossero nel loro salotto, mi piace quando stai camminando per strada e una lucertola grande come un gatto ti taglia la strada ad un metro, mi piace il fatto che il dollaro australiano valga meno della metà di un’euro (pare di essere tornati al tempo delle lire quì), mi piace la tranquillità che i cittadini di Sydney mettono nel fare cose poco importanti come lavorare applicando il loro motto "Take it Easy" alla lettera, mi piacciono le spiagge che fungono da calamita per onde incredibili che ogni giorno millemila ragazzi sfidano a bordo delle loro tavole, ADORO infine le ragazze che si possono ammirare quì.
Nessuno mai, prima del governo Australiano aveva avuto la grande pensata di raggruppare in un’unico territorio una così vasta tipologia di persone provenienti da mille culture, paesi, abitudini differenti e tutte al di sotto dei 30 anni.
Persone spesso arrivate fino a qui con un obiettivo comune, cercare quel qualcosa che probabilmente nessuno sa cosa sia, ma che allevia la nostra irrequietezza di spirito, la nostra sete di scoperta e la nostra voglia di non sentir sciupati i nostri anni migliori.
Il fatto è che in questa maniera ci si trova a passeggiare per strada, entrare in un locale ed attaccare bottone in un’inglese per ora ancora incerto con ragazze con occhi a mandola o dall’accento squisitamente francese spagnolo o chissà di che altra nazionalità che come te provano a cimentersi nel parlare una lingua non loro e che per questo motivo hanno la pazienza e la voglia di ridere delle cazzate che a volte ne escono dall’una e dall’altra parte.
Da tutto questo multiculturalismo, deriva anche l’enorme varietà di piatti e cucine disponibili almeno quì a Sydney, è molto bello mangiare con le forchette, con i bastoncini o anche con le mani pietanze di altri paesi e scoprire quanto può essere buona la cucina anche fuori dall’italia.
A livello musicale, Gli australiani sono un popolo decisamente rock, la loro musica è nata sui pavimenti appiccicosi dei pub negli anni ’70 anche grazie a gruppi come gli AC/DC ed a parte qualche deviazione pop, si mantiene ancora in quel range.
A riprova di ciò vi posso raccontare un’aneddoto che mi è capitato ieri sera, io ed altri italiani eravamo seduti ad Hide Park che sorseggiavamo una birra (io una smirnoff ice a dire il vero) di nascosto, perchè, come negli stati uniti, non si possono esibire alcolici in pubblico o per strada.
Il mio ipod era a tutto volume ed intonava provadesso canzone che gli Scantinarco hanno voluto dedicarmi durante il loro live nella mia ultima notte italiana.
Un paio di ragazze Australiane (stranamente ubriache) sono passate caracollanti davanti a noi e, sentendo la musica si sono fermate per poi mettersi a ballare.
Finita la canzone si sono attardate un’oretta a chiacchierare con noi, gli ho chiesto se gli era piaciuta la canzone che avevano sentito e la loro risposta è stata decisamente affermativa.
Ragazzi un consiglio, buttatevi definitivamente nel campo musicale e se non sfondate in Italia, venite quaggiù che almeno un paio di bionde ubriache disposte ad ascoltarvi le trovate..
Vi allego un pò di nuove foto così vi fate un'idea anche visiva della vita che si fa quì.
E come sovente da ora in poi, chi non viene sul blog è un dollaro australiano!!

See Ya!!!