lunedì 20 luglio 2009

IL GIRO DI BOA

Chi l’avrebbe mai detto? (io personalmente si, ma chi tra di voi?)
Sono dunque giunto al famigerato giro di boa, oggi infatti è finito il mio sesto mese in Australia, ciò vuol dire che da oggi more or less mi rimangono solamente altri 180 gg da vivere quì downunder il più intensamente possible prima che il mio visto scada definitivamente decretando così “urbi et orbi” il mio rientro in patria.
Devo trovare il modo di incastrare in questi 180 gg oltre che il mio lavoro anche il resto del viaggio che mi consentirà di chiudere il giro d’Australia percorrendo quindi la costa est ed il deserto centrale che ancora mi mancano all’appello nonchè una discreta fetta d’Asia visto che il ritorno lo farò all’insegna dell’avventura a zonzo per quel continente. Ho anche deciso quando questo avverrà ed il primo biglietto aereo che mi condurrà a Bali è praticamente come fosse già in mano mia, se vi state chiedendo quando questo avverrà, vi posso solo dire che gli auguri di Natale dovremo farceli via mail.
Tutto ok penserete quindi, ed in effetti sono molto felice di questo mio “mezzo” traguardo anche se questa settimana non è stata delle migliori e questo perchè ho dovuto salutare non uno, non due ma bensì 3 dei miei migliori amici che in questi mesi hanno allietato le sere passate nei locali fashion e non della city, le giornate in spiaggia ed i barbecue a base di carne di canguro.

Il primo a lasciare Sydney è stato Paolo che domenica pomeriggio, si è imbarcato su di un volo Emirates che lo ha ricondotto a casa, in piena Valpolicella, non ho potuto dire niente prima perchè questa cosa l’ha organizzata all’oscuro di tutti gli amici e familiari a casa per poter così sorprenderli presentandosi alla porta di casa in un’ora qualunque di un giorno qualunque, non volevo perciò rischiare di rovinargli la sorpresa.

Grazie di tutto Paolo, ci si vede sicuramente a casa e naturalmente sulle piste da sci assieme al tropicana anche se, il quando, di preciso ancora non te lo so dire…
La seconda partenza è stata quella di Serena che martedì mattina ha preso un’aereo per recarsi a Brisbane in cerca di un pò più di caldo ed avventura.

Abbiamo festeggiato tutti assieme il suo arrivederci a Sydney lunedì sera alla nostra maniera…
Anche in questo caso, questo saluto in realtà è un’arrivederci perchè probabilmente la rivedrò a nord nei prossimi mesi e la cosa non può che farmi piacere, inoltre anche lei è di Verona e quindi al limite ci si ribecca a casa.

L’ultimo saluto è stato rivolto a Manuel, proprio ieri sera, lui è partito per fare lo stesso giro che faro io tra poco più di un mesetto per poi tornarsene in Italia alla sua Milano in cerca di fortuna ma, con il progetto di tornare downunder sempre ben presente nella sua mente.
Buon viaggio Manu e mi raccomando, aspetto consigli e indicazioni riguardo la est.
Settimana alquanto strana e movimentata dunque, ne parlavamo ieri sera io e Matteo, la sensazione che si prova è la stessa che si ha il giorno a seguire degli esami di maturità quando tutto è finito e bene o male ti rendi conto che chi ha condiviso con te una buona parte della sua vita, da oggi non sarà più così facile da incontrare e via via le serate fuori si faranno sempre più rade a causa dei diversi giri e delle diverse amicizie che ognuno di noi ha.

…C'est la vie…

Ora vi lascio perchè una persona a caso deve reperire qualche informazione aggiuntiva sull’ isola di Bali…

domenica 5 luglio 2009

Rugby time



Questa settimana ho realizzato un’altro degli obbittivi che mi ero prefissato prima della partenza dall’Italia.
Infatti ieri assieme a Manuel e Matteo, siamo andati ad’ assistere al derby di rugby del campionato NRL (National Rugby League) tra i Rabbitohs e i Tigers, quindi South Sydney vs whest.
Il match si è svolto al parco olimpico, nello stadio che nel 2000 ha ospitato le olimpiadi di calcio, atletica etc..

L’atmosfera che si respirava all’interno dello stadio durante l'incontro che può essere paragonato ad un nostro Milan Inter, soprattutto dopo la partita d'andata vinta dai Rabbitohs di 1 punto all'ultimo secondo dopo che per tutto il match sono stati sotto, non aveva nulla a che fare con quella a cui noi italiani siamo abituati, niente tornelli, niente barriere, niente settori per supporter di una o dell’altra squadra, niente polizia in tenuta antisommossa ma solamente gioco duro in campo


ed una gran confusione di colori sugli spalti grazie a supporter dei tigers che vestiti di arancione e nero che sgranocchiavano popcorn e bevevano birre offertegli dal loro vicino di poltrona vestiti con i colori verde-rosso dei Rabbitohse e viceversa.

Una bella sensazione che da buon italiano abituato a vedere al tg del lunedì il bollettino degli scontri domenicali ho trovato stranissima, a fine partita, non era infatti raro vedere 2 amici vestiti con le maglie delle 2 formazioni avversarie e che si incamminavano assieme alla stazione della metro ridendo e scherzando assieme.
Un’altro punto a favore per il popolo ozzy rispetto all’Europa tutta.
Per la cronaca la partita è finita 20 a 54 in favore dei Tigers ma cosa volete, fino a che mettete a confronto i conigliatori con le tigri…

Piccola curiosità sui Rabbitohs (che da ieri è diventata la mia squadra favorita)
Questa è la squadra di rugby più vecchia d’Australia, il cui fan numero uno e comproprietario è nientepopòdimenochè l’attore Neozelandese Russell Crowe che però vive a 1 km da me, quì a Sydney.
Il nome di questa squadra, traducibile in “conigliatori” deriva dal lavoro che i giocatori facevano agli inizi della loro carriera, si perchè dovete sapere che un paio di secoli fà un nobile inglese si annoiava a cacciare la wild life originaria dell’Australia ed ha pensato bene di far importare 12 conigli per avere un “degno avversario” per le sue battute di caccia.
Tutti sappiamo che per loro natura i conigli si riproducono molto velocemente, sopratutto se non si trovano a confrontarsi con i loro predatori naturali, risultato? Invasione dei conigli che hanno mangiato tutte le coltivazioni d’Australia e costringendo gli Ozzy a costruire una staccionata di 2000 km per cercare di contenere gli animali ed andare a caccia di essi dopo gli allenamenti di rugby (da quì il nome della squadra).
Tutto ciò sarebbe già di per sè comico ma perchè non sembrare ancora più scemi? avranno pensato gli australiani, detto fatto hanno importato il nemico n°1 del coniglio, la temibile Volpe, nella speranza che li aiutasse a debellare il flagello conigli ma….. c’è un ma.
La volpe che per sua natura è sguincia, si è detta “perchè faticare a correre dietro a quel fulmine del coniglio quando quì a 2 passi c’è quello scemo del koala che dorme 19 ore al giorno?”
Risultato? Oltre al problema conigli, ora hanno il problema volpi, Australiani, bonaccioni ma pure fessi….

E chi non viene sul blog è un koala…